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Sformatini di Spinaci e Patate al Formaggio
Sformatini di Spinaci e Patate al Formaggio

Per portare a tavola un piatto gustoso basta solo un po’ di fantasia e di amore per la cucina.

 

Gli sformatini di spinaci e patate al formaggio sono un piatto goloso e versatile, perfetto per un pranzo leggero o come antipasto raffinato.

La preparazione è semplice e il risultato finale è un piccolo scrigno di bontà che può essere servito caldo o tiepido, arricchito da una crosticina dorata in superficie.

Ideale per chi cerca un piatto sano, ma al contempo gustoso, che può essere anche adattato facilmente alle preferenze individuali con l'uso di diversi tipi di formaggio.

 

Ingredienti per 12 sformatini

 

  • 900 g di patate
  • 400 g di spinaci
  • 2 uova intere grandi
  • 2 cucchiai colmi di farina
  • 12 pezzetti di formaggio a piacere
  • 30 g di parmigiano grattugiato
  • 1 pizzico di noce moscata
  • Maggiorana fresca q.b.
  • Sale e pepe q.b.

 

Preparazione

 

1. Lavate bene le patate, mantenendo la buccia, e lessatele in abbondante acqua non salata per circa 35 minuti, o finché non risultano tenere quando infilzate con una forchetta. Una volta cotte, scolatele e lasciatele raffreddare leggermente.

 

2. Scottate gli spinaci in una pentola capiente con solo l'acqua residua di lavaggio, senza aggiungere ulteriori liquidi. Fate cuocere per 2-3 minuti, giusto il tempo di farli appassire, quindi scolarli bene e strizzarli per eliminare l’eccesso di acqua. Tritarli grossolanamente.

 

3. Sbucciate le patate, trasferitele in una ciotola e schiacciatele con una forchetta o, per un risultato più liscio, utilizzate un passaverdure. Aggiungete gli spinaci tritati, il formaggio grattugiato, un pizzico di sale e pepe, e mescolate bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

A piacere, potete aggiungere anche un uovo per legare meglio gli ingredienti e conferire maggiore morbidezza.

 

4. Preparare i pirottini. Preriscaldate il forno a 190°C. Se i pirottini sono di alluminio, spennellate l’interno con un filo d’olio per evitare che il composto si attacchi durante la cottura.

 

5. Riempite i pirottini con il composto, pressandolo leggermente per farlo aderire bene. Al centro di ogni porzione, inserite un pezzetto di formaggio (ad esempio mozzarella, scamorza o formaggio cremoso a piacere).

Coprite il formaggio con un’altra cucchiaiata di composto e appiattite la superficie con il dorso di un cucchiaio. Spolverate generosamente con parmigiano grattugiato per ottenere una crosticina dorata e saporita.

 

6. Infornate gli sformatini nel forno preriscaldato e cuocere per circa 25-30 minuti, o finché la superficie non sarà ben dorata e croccante. Se si preferisce una doratura più intensa, potete passare gli sformatini sotto il grill per i minuti finali di cottura.

Lasciate raffreddare gli sformatini per qualche minuto prima di sformarli, così da permettergli di rassodarsi e mantenere la forma. Serviteli caldi o tiepidi, accompagnati da una leggera insalata o come antipasto.

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Gli sformatini di spinaci e patate al formaggio sono un piatto delicato ma saporito, che si presta ad abbinamenti sia alcolici che analcolici.

Consigliamo, per le versioni alcoliche

  • Un rosato giovane e fresco, come un Chiaretto del Garda, fresco e fruttato
  • Una birra lager chiara: la sua leggerezza e le note erbacee e lievitate si abbineranno bene con gli spinaci e la crosticina dorata degli sformatini.

 

L'alternativa analcolica potrebbe essere

  • Dell'acqua frizzante con Lime e Zenzero, che accompagna il piatto senza sovrastarne i sapori, conferendogli una nota piccante
  • Un tè verde leggero e fresco, magari servito freddo con una fettina di limone, è una bevanda analcolica raffinata e leggera che si abbina bene alla delicatezza degli sformatini di spinaci e patate.

 

Buon appetito!

 

Gelati di Pesce
Gelati di Pesce

La ricetta di oggi è pensata per far divertire e sorprendere i più piccoli a tavola.

Infatti, il nostro originale piatto celebra il Pesce d'Aprile, la giornata simbolo degli scherzi, trasformandola in un'idea creativa e gustosa: un "gelato" salato che conquisterà grandi e piccini!

 

Perfetta per un buffet di festa, una cena in piedi o un pranzo originale. Il bello di questi gelati? Non si sciolgono mai!

 

Oltre ad essere divertenti e insoliti, sono anche sani e ricchi di proteine, ideali per un pasto equilibrato.

 

Ingredienti

 

  • 300 g di filetto di merluzzo
  • 1 patata grossa
  • 30 coni di mais (piccoli snack confezionati,
  • disponibili sugli scaffali di patatine e pop corn al supermercato)
  • Sale q.b.

 

Preparazione

 

1. Per la base sbucciate la patata, tagliatela a cubetti e lessatela in acqua bollente per circa 15 minuti, fino a quando sarà morbida. Una volta cotta, trasferitela ancora calda in una ciotola capiente.

Aggiungete il filetto di merluzzo crudo alla patata lessata e frullate tutto con un mixer ad immersione fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Regolate di sale a piacere.

 

2. Per la panura prendete i coni di mais e riduceteli in polvere, schiacciandoli con un mattarello o frullandoli grossolanamente.

Incorporate metà della panatura al composto di pesce, amalgamando bene tutti gli ingredienti.

 

3. Assembliamo con le mani leggermente umide, modellando il composto in forma di piccoli gelati.

Inserite al centro di ognuno, alla base, uno stecco di legno, proprio come fossero dei ghiaccioli.

Passate ogni gelato nella restante panatura di coni di mais sbriciolati, assicurandovi di ricoprirli uniformemente.

 

4. Disponeteli su una teglia rivestita di carta forno e cuoceteli in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti, fino a doratura.

 

 

Servite i gelati di pesce con un ketchup fatto in casa, preparato frullando pomodorini freschi con basilico e un pizzico di sale.

 

 

Questa ricetta è un'idea simpatica per coinvolgere i bambini in cucina, stimolando la loro creatività e facendoli divertire con un piatto diverso dal solito.

 

 

Buon divertimento e buon appetito!

 

 

Tips & Curiosità

 

  • Potete arricchire l'impasto con erbe aromatiche come prezzemolo o erba cipollina per un tocco di freschezza.
  • Per una versione più croccante, potete aggiungere un po' di pangrattato al composto.
Saltimbocca di Lonza e Coppa di Parma IGP
Saltimbocca di Lonza e Coppa di Parma IGP

Vi invitiamo a cimentarvi in una rivisitazione dei Saltimbocca alla Romana, piatto noto in tutto il mondo.

 

La ricetta classica prevede l’utilizzo di carne di manzo e prosciutto crudo, che andremo a sostituire, rispettivamente, con carne di lonza e fettine di Coppa di Parma IGP.  


Il nome “coppa” compare per la prima volta nella letteratura del XIX secolo, anche se storicamente, quella di Parma è nota fin dal 1700, oggi tra tra le più famose e rinomate al mondo.

La nebbia e l’alto grado di umidità tipico del territorio parmense, conferiscono a questo salume un sapore unico e inconfondibile: delicato, aromatico e quasi dolce. La tradizione vuole che, per conservarla, occorra avvolgerla in un canovaccio di tela imbevuto di vino bianco.

 

La Coppa IGP utilizzata in questa ricetta è prodotta dalla Cooperativa Agricola Clai (Cooperativa Lavoratori Agricoli Imolesi), un'azienda agroalimentare specializzata nella produzione di salumi. I loro prodotti sono disponibili attraverso vari canali di vendita in tutta Italia e in alcuni paesi esteri.

Clai utilizza esclusivamente carni italiane di puro suino e sale iodato, garantendo prodotti senza glutine e senza derivati del latte.




Ingredienti per 4 persone

 

  • 8 fettine di lonza
  • 8 fette di Coppa IGP Clai
  • 8 foglie di salvia grandi
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

 

Preparazione

 

1. Disponete su ciascuna fettina di lonza una fetta di coppa e una foglia di salvia. Fissate il tutto con uno stecchino.

 

2. In una padella antiaderente, scaldate due cucchiai d'olio extravergine d'oliva.

 

3. Adagiate le fettine preparate nella padella con la farcitura rivolta verso l'alto e fatele dorare per circa quattro minuti.

 

4. Giratele e lasciatele cuocere per altri due minuti sul lato opposto.

 

5. Rivoltatele nuovamente e proseguite la cottura per un ulteriore minuto.

 

6. Servite immediatamente e buon appetito!

 

 

Tips & Abbinamenti

 

  • Per accompagnare i nostri Saltimbocca, dovete puntare su un vino bianco minerale e dalla buona acidità, come il Lugana Doc dei territori di Brescia e Verona. Anche un Fiano di Avellino con le sue note fruttate e floreali, si sposa con la lonza e con la Coppa.

 

  • Per chi ama gustare la carne con del vino rosso, consigliamo un Pinot Nero dell'Alto Adige, fine, dal retrogusto fruttato, non sovrasta il sapore della carne. Ottimo, anche il Lambrusco di Sorbara, frizzante e acidulo, sgrassa bene il palato e rende il piatto più vivace.

 

  • Fuori dal mondo del vino, vi proponiamo una Birra Saison, profumata, speziata e leggermente frizzante, o Cocktail Americano, con il suo equilibrio tra dolce, amaro e frizzante.
Lenticchie Brasate alla Pancetta Affumicata
Lenticchie Brasate alla Pancetta Affumicata

Le lenticchie brasate con pancetta affumicata sono un piatto ricco di sapore e tradizione, perfetto sia come contorno robusto che come secondo piatto sostanzioso.

Il loro gusto avvolgente, esaltato dalla pancetta affumicata e dal lardo di Colonnata, le rende un comfort food ideale per le giornate più fredde.



Il consumo di questo legume affonda le radici nella preistoria, quando le lenticchie erano già ampiamente diffuse. Considerate uno degli alimenti più antichi della storia dell'umanità, venivano coltivate già 9.000 anni fa in Mesopotamia e sono citate persino nella Bibbia. La narrazione più famosa le vede protagoniste nel libro della Genesi, dove Esaù, rientrato affamato dalla campagna, accettò di cedere la propria primogenitura al fratello Giacobbe in cambio di un piatto di lenticchie.

 


Proprietà Nutrizionali

 

Le lenticchie sono un'autentica miniera di proprietà benefiche. Ricche di proteine vegetali, fibre e sali minerali come ferro, magnesio e potassio, rappresentano un'ottima alternativa alla carne per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana.

 

Contengono inoltre vitamine del gruppo B, tra cui la B3, utile per il metabolismo energetico e la riduzione dei trigliceridi nel sangue, e la B1, fondamentale per la concentrazione e la memoria.

 

Quando abbinate ai cereali, come il riso o il pane, le lenticchie forniscono un apporto proteico completo, compensando la mancanza di alcuni amminoacidi essenziali.

Sono anche consigliate alle neomamme in fase di allattamento, grazie alla loro capacità di stimolare la produzione di latte.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 250 g di lenticchie secche
  • 50 g di lardo di Colonnata
  • 150 g di pancetta affumicata a dadini
  • Brodo vegetale (sedano, carota, scalogno, topinambur)
  • 3 cucchiai di passata di pomodoro datterino
  • Olio extravergine d’oliva q.b.Sale e pepe q.b.

 

Preparazione

 

1. Le lenticchie: mettetele a bagno per circa un’ora, poi sciacquatele abbondantemente. .

 

2. Soffritto aromatico: in una casseruola capiente, fate rosolare il lardo tritato al coltello e la pancetta affumicata fino a che non risultano croccanti.

 

3. Aromi dal brodo: recuperate dal brodo lo scalogno e la carota, tagliandoli rispettivamente a julienne e a brunoise, e aggiungeteli nella casseruola. Sfumate con un mestolo di brodo vegetale per amalgamare i sapori.

 

4. Passata di pomodoro: incorporate la passata di pomodoro datterino e un filo di olio extravergine d’oliva, lasciando insaporire per qualche minuto.

 

5. Cottura delle lenticchie: aggiungete le lenticchie scolate e copritele con il brodo vegetale. Lasciatele cuocere a fuoco dolce per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto. Se tendono a seccarsi, aggiungete altro brodo poco alla volta.

 

6. Regolazione di sapori: a fine cottura, aggiustate di sale e pepe secondo il vostro gusto.

 

7. Presentazione: servite le lenticchie in ciotole di terracotta o ceramica per esaltare il calore e il profumo del piatto. A seconda della stagione, potete gustarle tiepide o fumanti.  

 

 

 

Tips & Varianti

 

  • Per un tocco speziato, potete aggiungere un pizzico di peperoncino o di paprika affumicata.
  • Se preferite una consistenza più cremosa, frullate una piccola parte delle lenticchie e mescolatela al resto.
  • Per un piatto più ricco, servitele con crostini di pane casereccio tostato o con una spolverata di pecorino stagionato.

 

Questo piatto, semplice ma dal sapore intenso, porta in tavola tutta la ricchezza della tradizione gastronomica italiana, unendo gusto e benessere in ogni cucchiaiata.

Fasuoli cu l'Accia: Dalla Tradizione Siciliana
Fasuoli cu l'Accia: Dalla Tradizione Siciliana

"Fasuoli cu l’Accia" è un piatto povero ma ricco di sapore, tipico della cucina siciliana.

 

Il nome deriva dal dialetto locale: "fasuoli" indica i fagioli, mentre "accia" fa riferimento alle coste del sedano, ingrediente essenziale di questa zuppa.

Nella tradizione contadina, questa ricetta si preparava con i pochi ingredienti disponibili, sfruttando i legumi secchi e le verdure dell’orto per creare un pasto nutriente e saziante.

 

Oggi, è una pietanza che racconta il legame con la terra e i sapori autentici di un tempo.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 300 gr di fagioli cannellini in scatola (o secchi, precedentemente ammollati per 12 ore e lessati)
  • 2 cipolline bianche
  • 4 coste di sedano con foglie
  • 1 rametto di rosmarino fresco tritato
  • 500 ml di brodo vegetale (o acqua)
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

 

Preparazione

 

1. Le verdure
Tritate finemente le cipolline e tagliate il sedano a rondelle, conservando anche le foglie, che daranno ulteriore aroma al piatto.

 

2. Rosolatura
In un tegame capiente, versate un filo d’olio extravergine d'oliva e unite cipolline, sedano e rosmarino tritato. Fate soffriggere dolcemente per un paio di minuti, mescolando per far sprigionare i profumi.

 

3. Cottura dei fagioli
Aggiungete i fagioli (se in scatola, scolateli e sciacquateli) e insaporite per qualche istante. Versate il brodo vegetale caldo fino a coprire gli ingredienti e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Durante la cottura, i fagioli tenderanno a sfaldarsi, creando una consistenza cremosa. Se desiderate una zuppa più vellutata, schiacciate qualche fagiolo con il dorso del cucchiaio.

 

4. Servizio
Regolate di sale e pepe, poi impiattate. Completate con un filo d’olio a crudo e, se gradite, accompagnate con fette di pane casereccio tostato.

 

 

 

Tips & Varianti

Aggiungete un pizzico di peperoncino per un tocco piccante, come nella versione calabrese, o dell’alloro e del timo, al posto del rosmarino, per variare il profilo aromatico.

Uova e Bacon: la Versione Gourmet
Uova e Bacon: la Versione Gourmet

Pancetta e uova sono un piatto classico della colazione o del brunch, molto diffuso in molte parti del mondo.

Oggi vi presentiamo una versione elegante di questa specialità, ispirata da Monica Martino, autrice del blog "Esperimenti in cucina – Una biologa ai fornelli". Servitela come antipasto o portata da buffet per stupire i vostri ospiti.

 

Sostituite le tradizionali uova di gallina con uova di quaglia, apprezzate per il loro sapore delicato e la dimensione ridotta, perfette per piatti sfiziosi e decorativi.

Queste uova, oltre a essere gustose, sono anche nutrienti e salutari: ricche di proteine, vitamine e minerali, con un basso contenuto di grassi, prevalentemente insaturi, considerati "grassi buoni". Sceglietele per un'alimentazione sana e bilanciata.

 

Racchiudete le uova, la pancetta croccante e il formaggio cheddar inglese semistagionato in piccoli vol-au-vent di pasta sfoglia.

Servite questi deliziosi bocconcini con un filo di buon miele, come il millefiori, che si abbina perfettamente alla preparazione.

Noi abbiamo selezionato il miele millefiori prodotto dall’Apiario di Comunità di Castel del Giudice, frutto del lavoro di una rete di apicoltori delle aree interne dell’Appennino molisano-abruzzese.

Questo progetto sostiene l’apicoltura come attività sostenibile, favorendo la conservazione delle api, essenziali per l’equilibrio della biodiversità.

  

Ingredienti

 

  • 2 (o multipli di 2) rotoli di pasta sfoglia
  • 1 uovo per ogni due rotoli di pasta sfoglia
  • Uova di quaglia (il numero sarà in base ai vol-au-vent che si ricaveranno)
  • Fette di bacon
  • Formaggio cheddar inglese grattugiato q.b.
  • Miele millefiori q.b.

 

Preparazione

 

1. Srotolate la pasta sfoglia e, con un coppapasta di 6 cm di diametro, ricavate tanti dischetti. Fate la stessa operazione con il secondo rotolo.

 

2. Disponete metà dei dischetti su una teglia foderata con carta forno. Con un coppapasta più piccolo (3-4 cm di diametro), forate i dischetti tenuti da parte per ottenere delle “corone”. Per realizzare la parete dei vol-au-vent serviranno almeno due corone a pezzo.

 

3. Bucherellate le basi con i rebbi di una forchetta e spennellatele con l’uovo sbattuto. Sovrapponete due corone su ogni base (quelle ricavate col il coppa pasta da 3-4 cm di diametro), spennellando anche i bordi per fissarle e ottenere una doratura perfetta in cottura.

 

4. Preriscaldate il forno a 200°C e cuocete i vol-au-vent per circa 10-15 minuti, finché non risulteranno gonfi e dorati. Controllateli spesso per evitare che si brucino. Una volta pronti, sfornateli e fateli raffreddare.

 

5. Nel frattempo, cuocete il bacon in una padella antiaderente fino a renderlo croccante. Trasferitelo su carta assorbente per eliminare il grasso in eccesso, poi spezzettatelo con le mani.

 

6. Quando i vol-au-vent saranno freddi, farciteli con una piccola manciata di cheddar grattugiato e rompetevi dentro un uovo di quaglia. Infornateli nuovamente a 180°C per altri 5 minuti.



7. Sfornate, decorate con il bacon spezzettato e completate con un filo di miele millefiori.

 



 

L’Apiario di Comunità aderisce a "Generazione Honey", un progetto che valorizza i prodotti dell’alveare e sostiene la filiera apistica cooperativa italiana, promuovendo sicurezza alimentare, genuinità e rispetto per l’ambiente. Il progetto è finanziato dal MIPAAFT.

 

Canapè di Salmone Affumicato e Robiola
Canapè di Salmone Affumicato e Robiola

Le festività natalizie sono alle porte ed è tempo di pensare al menù delle feste. Se siete alla ricerca di un antipasto raffinato, facile e veloce da preparare, abbiamo la ricetta perfetta per voi: Canapè di salmone affumicato e robiola.

Questo piatto, dal gusto delicato e avvolgente, è ideale per la Vigilia di Natale e stupirà i vostri ospiti con la sua semplicità e bontà.

 

Per rendere questa ricetta ancora più speciale, utilizzeremo un olio extravergine d’oliva di altissima qualità: il Val di Mazara DOP.

 

Questo prezioso condimento, prodotto dalla cooperativa La Goccia d’Oro, è ottenuto dalle varietà di olive Biancolilla, tipiche della Sicilia. Il suo sapore fruttato e leggermente piccante esalterà perfettamente il gusto del salmone affumicato.

 

 

Ingredienti per 16 pezzi

 

  • 200 g di robiola fresca spalmabile
  • 8 fette di pane nero ai cereali
  • 150 g di salmone affumicato
  • 1 limone
  • Aneto q.b.
  • Pepe rosa in bacche q.b.
  • Olio extravergine d’oliva Val di Mazara DOP La Goccia d’Oro q.b.

 

Preparazione

 

1. Marinatura del salmone: Spremete il limone e raccogliete il succo in un bicchiere.

Aggiungete 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva e mescolate bene.

Disponete le fette di salmone affumicato in un piatto e irroratele con questa emulsione, lasciandole insaporire per almeno 10 minuti.

 

2. Preparazione della crema di robiola: In una ciotola, amalgamate la robiola con un po’ di aneto tritato e pepe rosa macinato. Lavorate il composto con una forchetta fino a ottenere una crema morbida e omogenea.

 

3. Taglio del pane: Con un coppapasta o un coltellino affilato, ricavate 16 dischetti dalle fette di pane nero ai cereali.

 

4. Assemblaggio: Spalmate su ogni dischetto un generoso strato di crema di robiola. Scolate le fettine di salmone e arrotolatele delicatamente, disponendole sopra il formaggio.

 

5. Decorazione e servizio: Completate con un ciuffetto di aneto al centro di ogni canapè e servite subito!

 

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Per brindare insieme ad un boccone di canapè salmone e robiola, consigliamo:

  • Prosecco DOC Brut- frizzante e fresco, si sposa bene con il salmone affumicato, offrendo una leggera acidità che bilancia il sapore ricco e cremoso della robiola.
  • Vermentino di Toscana IGT: bianco aromatico e leggermente salino, perfetto per i piatti a base di pesce come questo.
Il Perfetto Brodo di Carne
Il Perfetto Brodo di Carne

Un errore comune è pensare che le preparazioni di base siano le più facili: al contrario, sono proprio quelle che richiedono più attenzione e cura nei dettagli.

 

Un brodo insipido o torbido può compromettere il risultato finale di molti piatti, mentre un brodo ben fatto diventa una base straordinaria per risotti, zuppe e minestre.

Oggi vi sveliamo i segreti per ottenere un brodo perfetto: liquido e saporito, profumato e limpido. Non basta semplicemente immergere gli ingredienti in acqua e farli bollire, bisogna rispettare precisi tempi di cottura, dosare con attenzione il sale e scegliere con cura tra acqua calda o fredda.

 

 

Ecco 10 consigli indispensabili per preparare un brodo eccezionale.

 

 

1. Acqua fredda e fuoco basso

Come affermava Pellegrino Artusi oltre un secolo fa: “Per ottenere il brodo buono bisogna mettere la carne in acqua diaccia e far bollire la pentola adagino adagino”. La carne va immersa in acqua fredda e portata lentamente a ebollizione con fuoco basso. Questo procedimento permette di estrarre gradualmente il sapore e i nutrienti.

  

2. Carne prima, verdure poi

La carne va aggiunta per prima nell’acqua fredda. Le verdure, invece, si uniscono solo dopo il raggiungimento del bollore, per evitare che cuociano troppo a lungo e perdano le loro proprietà nutritive.

  

3. Quali verdure scegliere?

Se desiderate un brodo versatile e adatto a diverse preparazioni, la scelta migliore è puntare su un mix classico: carote, sedano e cipolla tagliati a pezzi grossi. Se volete un sapore più ricco, potete aggiungere un pomodoro maturo.

  

4. Erbe, ma con moderazione

L’aggiunta di erbe aromatiche dona al brodo una fragranza speciale. Usate alloro e prezzemolo e, se vi piacciono, aggiungete qualche chiodo di garofano infilzato nella cipolla per evitare che si disperda. Tuttavia, non esagerate: potete sempre intensificare il sapore in un secondo momento.

  

5. La scelta della Carne

Per un brodo ricco e bilanciato, utilizzate diverse varietà di carne: ali e cosce di pollo, mezzo cappone o mezza gallina e manzo. Per quest’ultimo, scegliete un mix tra tagli come sottospalla, muscolo, doppione, noce, brione, cappello del prete, girello di spalla o punta di petto.

  

6. L’importanza delle Ossa

Le ossa, soprattutto quelle di manzo e vitello, sono fondamentali per un brodo più saporito e ricco di collagene. Potete trovarle facilmente dal macellaio a prezzi contenuti.

  

7. Lunga cottura a fuoco dolce

Il segreto di un buon brodo sta nella pazienza: la cottura deve durare almeno 2-3 ore a fuoco basso. Questo permette agli ingredienti di rilasciare tutto il loro sapore senza rendere il brodo torbido.

  

8. Salatura a fine cottura

Durante la lunga cottura, l’acqua evapora e i sapori si concentrano. Se si sala il brodo all’inizio, si rischia di ottenere un gusto troppo marcato. Il consiglio è di aggiungere il sale solo alla fine, quando il liquido si è ristretto e si può valutare meglio la sapidità.

  

9. Schiumare con attenzione

Durante la cottura si forma una schiuma in superficie, composta da impurità della carne. Rimuovetela con una schiumarola, ma senza eliminare il grasso, che dona gusto e consistenza al brodo.

  

10. Filtraggio

Una volta terminata la cottura, rimuovete carne e verdure e filtrate il brodo attraverso un colino a maglie fini. In questo modo eliminerete eventuali residui e impurità, ottenendo un brodo chiaro e limpido, pronto per essere utilizzato nelle vostre preparazioni.

 

 

 

Con questi accorgimenti, il vostro brodo di carne sarà perfetto per esaltare ogni piatto. Mettiamoci il grembiule e iniziamo!

Stinco di Maiale al Sugo
Stinco di Maiale al Sugo

Negli ultimi anni, il valore medio della spesa delle famiglie italiane ha registrato un incremento significativo, tutti abbiamo preso coscienza. Tuttavia, con una gestione oculata degli acquisti e la giusta combinazione di ingredienti, è possibile preparare piatti prelibati senza eccedere nei costi, anche a base di carne.

 

La ricetta che vi proponiamo oggi coniuga gusto e convenienza: lo stinco di maiale al sugo, un taglio di carne considerato meno pregiato ma incredibilmente saporito e ricco di consistenza.

Grazie a una marinatura accurata e a una lunga cottura a fuoco basso, preferibilmente in una pentola dal fondo pesante, otterrete un secondo piatto tenero e un sugo perfetto per condire pasta fresca fatta in casa, come lasagne e tagliatelle, o una più rustica polenta.

 

 

Ingredienti per 4 persone

  • 2 stinco di maiale
  • 200 g polpa di pomodoro
  • 1 cipolla grossa
  • 2 carote
  • 1 pezzetto di sedano
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • Spezie miste macinate q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

Ingredienti per la marinatura

  • 75 cl di vino rosso
  • 10 grani di pepe
  • 2 chiodi di garofano
  • 1 pezzetto di cannella
  • ½  noce moscata

 


Preparazione

 

Marinatura

1. Scaldate il vino rosso con le spezie fino a raggiungere il bollore; quindi, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.

2. Pulite gli stinchi eliminando il grasso in eccesso senza incidere la carne.

3. Immergete gli stinchi nel vino aromatizzato, assicurandovi che siano completamente coperti.

4. Riponete il recipiente in un luogo fresco o nella parte meno fredda del frigorifero e lasciate marinare per almeno un giorno, meglio ancora due, girandoli di tanto in tanto.

 

 

Cottura

1. Estraete gli stinchi dalla marinata, asciugateli e tenete da parte il vino, filtrandolo per eliminare le spezie.

 

2. In una pentola dal fondo spesso, preferibilmente in ghisa o terracotta, scaldate un filo d'olio extravergine d'oliva e rosolate dolcemente gli stinchi a fuoco basso, girandoli su tutti i lati per ottenere una doratura uniforme.

 

3. Tritate finemente la cipolla, le carote e il sedano; quindi, uniteli alla carne e lasciate insaporire per circa 40 minuti, mantenendo la pentola coperta.

 

4. Aggiungete la polpa di pomodoro e cuocete per altri 15 minuti. Se desiderate un sugo più abbondante, aumentate la quantità di pomodoro.

 

5. Versate due mestoli del vino della marinatura e aggiungete le spezie tenute da parte. Salate a piacere.

 

6. Coprite e lasciate cuocere per un’ora.

 

7. Unite la foglia di alloro e proseguite la cottura per altre due ore, fino a quando la carne risulterà estremamente morbida.

Se necessario, bagnate con ulteriore vino per mantenere la giusta umidità.

 

8 . Servite lo stinco di maiale ben caldo, accompagnato dal suo sugo e dalla vostra scelta di contorno, per un piatto ricco di sapore e tradizione.

 

 

 

Tips & Abbinamenti

 

Ci piace abbinare questo secondo piatto succulento con un buon calice di vino rosso.

Per il nostro stinco di maiale al sugo, la scelta va su un vino di buona struttura e intensità che ne esalti i sapori.

  • Un Chianti Classico DOCG -  vino toscano equilibrato, con tannini moderati e una piacevole freschezza, ideale per accompagnare piatti a base di carne suina.
  • Un Pinot Nero - elegante e profumato, con tannini delicati, che si abbina armoniosamente alla succulenza della carne di maiale.