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Torta Salata al Porro di Cervere
Torta Salata al Porro di Cervere

Il porro appartiene alla famiglia delle Liliacee, che include piante come l'aglio, la cipolla, l'asparago e il pungitopo, note per le loro numerose proprietà medicinali.

 

Il Porro di Cervere, protagonista della ricetta odierna, è inserito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Piemonte. Dal 1996, la sua produzione è promossa e valorizzata dal Consorzio per la tutela e valorizzazione del Porro Cervere.

Rispetto ad altre varietà, è più tenero, dolce e digeribile. Si presta a diverse preparazioni culinarie, utilizzando principalmente la parte bianca del fusto.

 

A Cervere, la coltivazione del porro segue metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione, che si adattano difficilmente alla meccanizzazione, mantenendo così una forte componente di lavoro manuale che ne limita la produzione su larga scala.

 

Oggi vi proponiamo una torta salata in cui il Porro di Cervere è l'ingrediente principale, esaltato da pochi altri ingredienti semplici.

 

Mettiamoci il grembiule e iniziamo!

 

Ingredienti

 

  • 1 confezione di pasta fillo
  • 6 porri di Cervere (grandi)
  • 250 g di ricotta fresca
  • 3 uova
  • 50 g di formaggio Grana Padano grattugiato
  • Sale q.b.
  • Olio extravergine di oliva q.b.

 

Preparazione

 

1. Pulite accuratamente i porri, eliminando le radici e la parte verde più dura; quindi, con un coltello affilato, tagliateli a rondelle.

 

2. In una padella ampia, versate 3-4 cucchiai di olio e aggiungete i porri.

Mettete la padella sul fuoco a fiamma bassa e fate cuocere per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto.

 

3. Nel frattempo, in una ciotola, sbattete le uova, incorporate la ricotta e il formaggio grattugiato, e aggiustate di sale. Quando i porri saranno cotti, lasciateli raffreddare e poi uniteli al composto di uova e formaggio, amalgamando bene.

 

4. Prendete una teglia da 22 cm di diametro, stendete un foglio di pasta fillo e spennellatelo con olio. Sovrapponete un secondo foglio, spennellandolo nuovamente. Versate il composto, livellatelo e copritelo con altri due fogli di pasta fillo, spennellando ciascuno con olio. Ripiegate i bordi eccedenti verso l'interno della teglia.

 

5. Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 35-40 minuti, coprendo la torta con un foglio di alluminio per i primi 20 minuti di cottura. Attendete 10 minuti prima di tagliare e servire la torta.

 

Buon Appetito!

 

 

 

Tips & Salute

Il Porro di Cervere è un ortaggio a basso contenuto calorico, ricco di vitamine, tra cui la vitamina A e la vitamina C, e minerali come il manganese. Contiene numerose molecole antiossidanti e antinfiammatorie, tra cui alcuni polifenoli.

Le fibre presenti nel porro conferiscono proprietà sazianti e favoriscono il benessere gastrointestinale.

Grazie a queste caratteristiche, il porro può contribuire a contrastare l'infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcune forme di cancro.

Cappone al forno
Cappone al forno

Il consumo di cappone si è progressivamente diffuso nel corso dei secoli, raggiungendo il suo apice durante il Medioevo, quando divenne un alimento pregiato riservato alle tavole dei ceti più abbienti.

 


Oggi, è apprezzato in tutto il mondo, in particolare in Francia (famoso il Chapon de Bresse), Spagna e in Italia.


Sebbene attualmente in Italia non esistano capponi certificati secondo i criteri UE, il Cappone di Morozzo è dal 1999 un Presidio Slow Food.

Questa varietà appartiene al biotipo scuro di Cuneo, caratterizzato da piumaggio lucente e variopinto, pelle gialla e un peso che varia tra i 2 e i 3 chilogrammi. Il Cappone di Morozzo è stato il primo prodotto a ricevere il riconoscimento di Presidio Slow Food, a testimonianza della sua eccellenza qualitativa e del ruolo fondamentale nella salvaguardia delle piccole economie locali.

 

 

Ingredienti ( per 6/8 persone)

 

  • 1 cappone di Morozzo
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • 1 bicchiere di brodo
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 rametto di timo
  • 1 rametto di salvia
  • ½ limone
  • 3 spicchi d’aglio
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

 

Procedimento

 

1. Preriscaldate il forno a 180°C.

 

2. Lavate il cappone e asciugatelo tamponandolo con carta da cucina. Massaggiatelo con olio, sale e pepe. Farcite la cavità interna con le erbe aromatiche, l’aglio, qualche grano di pepe e il mezzo limone tagliato a spicchi.

 

Legate il cappone con dello spago da cucina per mantenere ben aderenti al corpo le ali e le cosce. Disponete il cappone in una pirofila e infornatelo. Fatelo dorare uniformemente su entrambi i lati. .

 

Sfumate con il vino bianco e bagnatelo con il brodo.

 

3. Cuocete in forno per almeno 2 ore, girandolo un paio di volte. A metà cottura, copritelo con un foglio di alluminio che rimuoverete 5 minuti prima di terminare la cottura. Verificate la cottura infilzando la carne con una forchetta: se i rebbi escono con facilità, il cappone è pronto.

 

4. Togliete lo spago, irrorate con il fondo di cottura e servite.

 

 

Tips & Abbinamenti:

 

Servite il cappone intero per un impatto scenografico. Una volta portato in tavola, riportatelo in cucina per sezionarlo e accompagnatelo con contorni come patate arrosto, verdure di stagione o salse a piacere.  

 

 

La cottura del cappone richiede circa 40 minuti per ogni chilogrammo di carne a 180°C. Ad esempio:

  • Un cappone da 3 kg necessita di circa 2 ore.
  • Un cappone da 4 kg richiede circa 2 ore e 40 minuti.

 

Se preferite una cottura a bassa temperatura (120°C o 150°C), i tempi si allungheranno significativamente. In tal caso, utilizzate un termometro da cucina per verificare che la temperatura interna raggiunga i 74°C al cuore della coscia e del petto.

Tronchetto di Polenta e Cotechino con Lenticchie
Tronchetto di Polenta e Cotechino con Lenticchie

Oggi, vi presentiamo un piatto unico, dal sapore invernale e dall'aria natalizia, perfetto per celebrare il Capodanno o per deliziare amici e parenti durante una cena speciale.

 

La ricetta ci è stata ispirata da Sonia Camozzini, food blogger bergamasca di Giallo Zafferano e ospite del programma televisivo MasterChef. Mamma a tempo pieno di tre figli, Sonia coltiva una grande passione per la cucina e cura con dedizione la sua pagina Instagram Arte e fantasia a tavola, nata da un piccolo blog dedicato alla cucina italiana.

 

Il tronchetto di polenta, con cotechino e lenticchie è un piatto unico e sfizioso, una ricetta originale per stupire i vostri ospiti. Vediamo come prepararlo!

 

 

Ingredienti

 

Per le lenticchie:

  • 250 g di lenticchie (lavate e risciacquate con cura)
  • 4 carote
  • 1 cipolla
  • 1 gambo di sedano
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 5 cucchiai di salsa di pomodoro
  • 500 ml di brodo vegetale
  • Sale q.b.
  • Una punta di peperoncino in polvere
  • 1 cucchiaino di basilico tritato
  • Per la polenta:
  • 2 lt di acqua
  • 350 g di farina di mais
  • sale
  • Altri ingredienti:
  • 2 cotechini
  • una spolverata di parmigiano grattugiato

 

Per la polenta:

  • 2 lt di acqua
  • 350 g di farina di mais (farina per polenta)
  • Sale q.b.
  • Una spolverata di parmigiano grattugiato

 

Interno:

  • 2 cotechini precotti

 

Procedimento

 

Preparate le lenticchie.

 

1. In una pentola capiente, fate soffriggere un trito di carote, cipolla e sedano con l’olio extravergine d’oliva per qualche minuto. Aggiungete il basilico tritato e una punta di peperoncino, mescolando per amalgamare i sapori.

 

2. Unite le lenticchie lavate, la salsa di pomodoro e il brodo vegetale. Lasciate cuocere a fuoco dolce per circa 40 minuti, mescolando di tanto in tanto e aggiustando di sale, se necessario.



Preparate la polenta.


3. Mettiamo sul fuoco un tegame con 2 litri di acqua e portiamolo a ebollizione. Appena l'acqua bolle, aggiungiamo il sale e versiamo la farina di mais a pioggia, mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Continuiamo a mescolare per 30 minuti, o fino a ottenere una consistenza ideale.

Nel frattempo, cuociamo i cotechini seguendo le indicazioni riportate sulla confezione.

 

5. Una volta pronta la polenta, trasferitela su un foglio di carta da forno, stendendola con una spatola per formare un rettangolo di circa 1,5 cm di altezza. Assicuratevi che la lunghezza del rettangolo corrisponda a quella dei cotechini.

 

Assemblate il tronchetto.

 

6. Sovrapponete uno strato sottile di lenticchie alla base di polenta e posizionate i cotechini al centro. Arrotolate delicatamente la polenta intorno al ripieno, aiutandovi con la carta da forno, fino a formare un salame compatto. Lasciate raffreddare.

 

Guarnite e servite.

 

7. Quando il tronchetto si è raffreddato, tagliate un’estremità in obliquo e posizionatela accanto al rotolo per creare l’effetto di un ramo. Con i rebbi di una forchetta, realizzate delle linee ondulate sulla superficie per simulare le venature della corteccia di un tronco.

Disponete il tronchetto su un piatto da portata, completandolo con il resto delle lenticchie distribuite alla base.

Il tronchetto di polenta con cotechino è buono anche freddo, tuttavia consigliamo di riscaldare leggermente il piatto, prima di servirlo, per esaltarne il sapore e la morbidezza.

 

 

Pronti a stupire i vostri commensali?

Frittata di Verza
Frittata di Verza

Le uova sono un ingrediente straordinariamente versatile in cucina, ideali sia consumate da sole per un pasto rapido, sia in combinazione con altri ingredienti, per come base per ricette dolci o salate. Cambiando il metodo di cottura e di utilizzo, le uova possono trasformarsi, offrendo una varietà unica di sapori e consistenze. Ricche di ferro, proteine e vitamine, le uova si considerano il cibo più nutriente al mondo.

 

Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e gustosa, suggerita da Monica Benedetto, autrice del blog Una padella tra di noi.

 

Ingredienti (per 4 persone)

 

  • 150 g di verza disidratata Farris
  • 1 cipolla media
  • 3 uova
  • 60 g di parmigiano grattugiato
  • 50 g di cubetti di prosciutto
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

 

 

Procedimento

1. Preparate la verza

 

Portate a bollore una pentola capiente con acqua salata. Aggiungete la verza disidratata Farris e lasciatela cuocere per circa 10 minuti.

Scolate la verza e con l’aiuto di un cucchiaio eliminatene l’acqua in eccesso. Lasciate raffreddare.

 

2. Preparate la base d’uovo

 

In una ciotola capiente, sbattete energicamente le uova insieme al parmigiano grattugiato, fino a ottenere un composto ben amalgamato Unite la verza scolata, i cubetti di prosciutto cotto e un pizzico di sale.

Mescolate accuratamente per distribuire gli ingredienti in modo uniforme.

 

3. Cuocete la frittata

 

Scaldate una padella con un filo di olio extravergine di oliva. Versate il composto di uova e distribuitelo uniformemente. Cuocete la frittata a fuoco medio per 5-6 minuti, quindi giratela con l’aiuto di un piatto o di un coperchio e cuocetela per altri 5 minuti sull’altro lato.

Trasferite la frittata su un piatto da portata e lasciatela intiepidire. Servitela con un contorno di pomodori freschi conditi con olio e sale.

 

 

Un piatto davvero sfizioso, genuino e nutriente!

Uova in Purgatorio con Lenticchie e Peperoni
Uova in Purgatorio con Lenticchie e Peperoni

n questa ricetta realizzata da Francesca Vassallo, autrice del blog La Maggiorana Persa, le uova in purgatorio, diventano un gustoso e nutriente piatto unico unendosi a lenticchie e peperoni.

I legumi hanno il potere di arricchire i piatti in ogni stagione dell’anno mentre i peperoni, quando non di stagione, possono sostituirsi con altre verdure come i cavoletti o  carciofi.

 

Per questa proposta abbiamo selezionato le lenticchie della Cooperativa Girolomi dai sapori antichi che richiamano la terra, che ha sempre svolto iniziative volte a promuovere e sostenere la civiltà contadina, nel rispetto dell’ambiente.


L’olio è biologico, prodotto dalla Cooperativa Oleificio Pozzuolese con olive selezionate del Lago Trasimeno ed è certificato in tutta la catena produttiva.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 100 g di lenticchie bio Girolomi
  • 1 bottiglia di passata di pomodoro bio
  • 4 uova
  • Mezzo peperone giallo e mezzo peperone rosso
  • 60 g di cipolla
  • 35 g di olio extravergine di oliva biologico della Cooperativa Oleificio Pozzuolese
  • Sale, q.b.
  • Pepe macinato al momento, q.b.

 

Preparazione

 

1. Preparate le lenticchie. Sciacquate le lenticchie sotto acqua corrente e mettetele in una pentola con abbondante acqua fredda. Portate a bollore, quindi abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 25 minuti con il coperchio, fino a quando saranno tenere ma non sfatte. Se necessario, aggiungete una presa di sale negli ultimi 5 minuti di cottura. Scolate e tenete da parte un mestolo della loro acqua di cottura.

 

2. Preparate il soffritto. Nel frattempo, affettate finemente la cipolla. Scaldate 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva in un tegame antiaderente, lasciandola appassire a fuoco dolce per circa 5 minuti, mescolando spesso, senza farla dorare troppo. Tagliate i peperoni a striscioline sottili e uniteli alla cipolla.

Saltate a fuoco medio per 5 minuti, quindi aggiungete 250 ml di passata di pomodoro e un pizzico di sale. Coprite e fate cuocere per 30 minuti a fuoco dolce, aggiungendo un po’ dell’acqua di cottura delle lenticchie se il sugo si asciuga troppo..

 

3. Aggiungete le lenticchie scolate alla salsa di pomodoro e peperoni, mescolate bene e fate insaporire per 5 minuti. Regolate di sale e pepe e, se piace, aggiungete un pizzico di peperoncino per un tocco piccante.

 

4. Cuocete le uova. Con un cucchiaio, create 4 fossette nel sugo e rompete un uovo in ciascuna. Salate leggermente i tuorli, coprite con un coperchio e cuocete a fuoco medio per 6-8 minuti, a seconda della consistenza desiderata (6 minuti per un tuorlo morbido, 8 per uno più sodo).

 

5. Servizio. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per un minuto.  Servite subito con una spolverata di prezzemolo fresco tritato.

 

 

Perfetto da gustare caldo, accompagnato da fette di pane rustico per raccogliere il delizioso sugo, è una ricetta ideale per un pranzo o una cena appagante.

Polpette Napoletane Fritte
Polpette Napoletane Fritte

Le polpette di carne rappresentano un pilastro della tradizione contadina, un piatto che affonda le sue radici nella cucina di recupero.

 

Un tempo considerate una pietanza povera, le polpette nascevano dall’esigenza di riutilizzare gli avanzi.

I ritagli di carne di vitello venivano amalgamati con uova e pane raffermo, dando vita a un composto saporito e versatile, che veniva poi cotto in vari modi.

 

Oggi, le polpette sono diventate una preparazione amatissima, declinata in numerose varianti: al sugo, con salse al formaggio, in bianco e, naturalmente, fritte, croccanti e irresistibili, come la proposta di oggi.

 

Ingredienti

 

  • 400 g di macinato di vitello
  • 4 uova
  • 1 spicchio d’aglio
  • 180 g di pane raffermo (peso del pane ammorbidito e strizzato)
  • 30 g di parmigiano
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.
  • Basilico
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio extra vergine di oliva

 

Preparazione

 

1. In una ciotola capiente, mettete a bagno il pane raffermo in acqua e lasciatelo ammorbidire per circa 15 minuti.

 

2. Trascorso il tempo necessario, separate la crosta dalla mollica. Strizzate quest’ultima dapprima con le mani e poi con l’aiuto di uno schiacciapatate, in modo da eliminare tutta l’acqua in eccesso.

 

3. In un'altra ciotola, unite la carne macinata con i tuorli d’uovo, il sale, il pepe, il basilico tritato e l’aglio finemente sminuzzato.

 

4. A parte, sbattete gli albumi e aggiungeteli al composto. Incorporate il pane ben strizzato e ridotto in piccole briciole, insieme al parmigiano grattugiato. Impastate con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo e ben legato.

 

5. Con le mani leggermente umide, prelevate piccole porzioni di impasto (circa 40 g ciascuna) e modellatele fino ad ottenere delle polpette rotonde e compatte.

 

6. In una padella capiente, fate scaldare a fuoco lento l’olio extra vergine di oliva insieme a uno spicchio d’aglio in camicia e leggermente schiacciato.

Quando l’aglio inizia a dorarsi, aggiungete le polpette e friggetele, girandole delicatamente su tutti i lati, fino a ottenere una doratura uniforme e croccante.

 

7. Scolate le polpette su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

Servitele ben calde.

 

Croccanti fuori, morbide dentro e irresistibilmente gustose: queste polpette fritte rappresentano un perfetto connubio tra tradizione e semplicità, un piatto capace di conquistare tutti al primo morso.

 

 

Potete offrirle accompagnate da qualche salsina fatta in casa.

 

  • Salsa allo yogurt e erbe aromatiche: mescolate yogurt greco, succo di limone, aglio tritato e prezzemolo per una salsa fresca e leggera.
  • Salsa al pomodoro speziata: cuocete i pomodori pelati con aglio, peperoncino e basilico per una salsa dal sapore intenso.
  • Salsa al formaggio: sciogliete del formaggio a pasta filata con panna e noce moscata per un accompagnamento cremoso e avvolgente.
  • Salsa barbecue casalinga: unite la passata di pomodoro, aceto, zucchero di canna, paprika affumicata e senape per un gusto dolce e affumicato.
Caprese con Filetto di Cefalo Affumicato
Caprese con Filetto di Cefalo Affumicato

La caprese è un piatto tradizionale italiano, originario dell'isola di Capri, composto da pomodori freschi, mozzarella di bufala o fiordilatte, basilico, olio extravergine d'oliva, sale e pepe.

 

È un antipasto estivo molto apprezzato per la sua semplicità e freschezza e davvero versatile.

Nella nostra versione, infatti, la caprese è ancora più irresistibile grazie all’aggiunta di un pregiato Filetto di cefalo, pescato con maestria e affumicato secondo tradizione dalla Cooperativa I Pescatori di Orbetello.

 

Il tutto è esaltato dall’intenso profumo e dalla delicatezza dell’olio extravergine di oliva “Feudotto Val di Mazara”, un’eccellenza siciliana prodotta con passione dalla cooperativa La Goccia d’Oro di Menfi, Agrigento.

 

Un connubio perfetto per chi desidera assaporare l’autenticità del Mediterraneo, tra note affumicate.

 

Ingredienti per 4 persone

 

  • 4 pomodori medi costoluti
  • 4 mozzarelle (da 125 g cadauna)
  • 100 g Filetto di cefalo affumicato Cooperativa I Pescatori Orbetello
  • Olio extravergine d’Oliva Feudotto Val di Marzara La Goccia d’Oro q.b.
  • 20 foglie di basilico
  • Sale q.b.
  • Peperoncino q.b.

 

Preparazione


1. Lavate accuratamente i pomodori sotto l'acqua corrente, rimuovete il picciolo e asciugateli con un panno pulito. Se preferite, scottate i pomodori velocemente in acqua bollente per pelarli più facilmente.

Tagliate i pomodori a fette spesse circa mezzo centimetro e mettete da parte.

 

2. Prendete la mozzarella di bufala (preferibilmente fresca) e tagliatela a fette regolari di circa mezzo centimetro.

Assicuratevi che la mozzarella sia ben sgocciolata per evitare che rilasci troppo liquido.

 

3. Prendete il filetto di cefalo (o altro pesce bianco a scelta), rimuovete la pelle e tagliatelo a fettine sottili. Se volete, marinatelo con un filo di olio d'oliva, un pizzico di sale, pepe e qualche goccia di succo di limone per qualche minuto prima di aggiungerlo alla preparazione.

 

4. Assemblate disponendo nei piatti le fette di pomodoro con quelle di mozzarella, alternate. Sistemate le fette in modo armonioso, creando un bel contrasto tra i colori vivaci del pomodoro e il bianco della mozzarella.

 

5. Condite con sale e pepe nero macinato al momento. Adagiate le foglie di basilico fresco (meglio se le spezzate a mano per non schiacciarle) sopra le fette di pomodoro e mozzarella.

Disponete le fettine di cefalo sopra ogni porzione.

 

6. Completate con un filo di olio extravergine d'oliva di alta qualità, distribuendolo uniformemente.

Aggiungete una spolverata leggera di peperoncino fresco tritato o in polvere per un tocco di piccantezza (facoltativo). Se volete, aggiungete qualche goccia di aceto balsamico per un contrasto agrodolce.

Grattugiate anche un po’ di scorza di limone per dare freschezza e un aroma agrumato.

 

Lasciate riposare l’insalata per qualche minuto prima di servirla, così i sapori si amalgameranno al meglio. Questa versione arricchita è perfetta come piatto principale nelle calde giornate estive o come antipasto raffinato.

 

 

Tips

Se vi piace, aggiungete qualche nocciola tostata tritata finemente per un tocco croccante. o spolverare con un po’ di ricotta salata grattugiata per un sapore più deciso

Seppioline e Fagioli in Umido
Seppioline e Fagioli in Umido

La seppia appartiene alla stessa famiglia di polpi e calamari.

È un mollusco cefalopode, dotato solo di testa e piedi, e possiede notevoli capacità mimetiche che le consentono di cambiare colore in brevissimo tempo. Le sue dimensioni vanno dai 4 cm della seppiola fino ai 120 cm della seppia comune.

All’interno del suo corpo è racchiusa una conchiglia detta “osso di seppia”, che le consente di galleggiare perché pieno di bollicine di gas che lo rendono leggero dell’acqua. La seppia si difende dagli attacchi dei predatori espellendo inchiostro dalla sacca all’interno del suo corpo.

È diffusa in tutti i mari e gli oceani del globo e vive sui fondali costieri melmosi o sabbiosi. Nel Mar Adriatico vi sono due distinte popolazioni di seppie: una si riproduce in primavera, l’altra in autunno.

Le sue caratteristiche nutrizionali sono molto simili a quelle dei cosiddetti “pesci magri”: è ricca di vitamina A, B1, D e di sali minerali quali il fosforo, il potassio, il calcio e proteine

 

È inoltre ricca di fibre e quasi priva di grassi, il che la rende particolarmente indicata nelle diete ipocaloriche.

 

La ricetta di oggi è un piatto di mare unico e ricco, dove le seppioline vengono cotte in una saporita salsa di pomodoro e arricchite dalle proprietà nutrizionali dei fagioli.

 

Ingredienti



  • 500 g di seppioline nostrane
  • 400 g di fagioli corona in scatola
  • 400 g di pomodori ramati
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1 cipolla bianca piccola
  • 1 carota piccola
  • 2 gambi di sedano
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 cucchiaino di paprika forte
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Sale q.b.



Preparazione

  • Pulite e lavatela carota, la cipolla e il sedano, quindi tritateli finemente in un mixer.
  • Lavate i pomodori, pelateli, privateli dai semi e tagliateli a cubetti.
  • Pulite e lavate accuratamente le seppioline.
  • In una casseruola, scaldate 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva e fate dorare il trito di cipolla, carota e sedano per qualche minuto.
  • Unite le seppioline e fatele rosolare per circa 2 minuti, poi sfumate con il vino bianco a fuoco vivo.
  • Aggiungete i cubetti di pomodoro, la paprika e il sale, quindi lasciate cuocere dolcemente per 20 minuti a fuoco moderato.
  • Sciacquate bene i fagioli sotto acqua corrente per eliminare i liquidi di conservazione e uniteli alla salsa in cottura. Lasciate cuocere per altri 10 minuti.
  • Nel frattempo, lavate e asciugate bene il prezzemolo, tritatelo finemente insieme allo spicchio d'aglio.
  • Cinque minuti prima del termine della cottura, unite il trito di prezzemolo e aglio alle seppioline, mescolate bene per amalgamare i sapori e lasciate riposare a fuoco spento per 5 minuti.

 

 

Tips & Servizio

 

Servite le seppioline e fagioli in umido ben caldi, accompagnandole con crostini di pane tostato o una fetta di pane casereccio per assaporare al meglio il sughetto ricco e saporito.

 

Tips& Abbinamenti

 

L'accompagnamento perfetto per questo piatto di mare è un Vermentino di Sardegna DOC o un Falanghina del Sannio DOC. Se preferite il rosso, consigliamo di orientarvi si un tipo poco strutturato, come il Pinot Nero.

 

Foglie di Ravanello: Come Riutilizzarle?
Foglie di Ravanello: Come Riutilizzarle?

La stagione del ravanello è iniziata, lo vediamo sempre più spesso, protagonista di piatti primaverili come insalate di verdure o di pasta.

 

Apprezzati per le loro proprietà benefiche, i ravanelli sono poveri di calorie e ricchi di vitamine C, B, ferro e zolfo. Aiutano a bilanciare il pH della pelle e a purificare il sangue. Grazie alle vitamine e all’acido folico, hanno anche il potere di alleviare tosse e stress, contribuendo al benessere generale dell’organismo.

 

E se finora avete buttato via le foglie di quest’ortaggio color corallo, sappiate che non avete fatto bene. Del ravanello, infatti, non si butta via nulla!

Le sue foglie, dal sapore leggermente piccante che si attenua durante la cottura, possono essere consumate sia crude, per arricchire una fresca insalata mista, sia cotte, per preparare un pesto gustoso da spalmare su crostini e bruschette o da usare come condimento per la pasta e secondi piatti (frittate, zuppe, persino nelle crocchette di patate!).

 

Mettiamoci il grembiule e vediamo come prepararlo!

 

 

Ingredienti

 

  • 60 g ravanelli, utilizzate solo le foglie
  • 60 g olio extravergine d’oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • 40 g mandorle (o noci, pinoli, anacardi)
  • 1 pizzico sale
  • 40 g Parmigiano Reggiano

 

 

Preparazione

1.  Staccate le foglie dai ravanelli (eliminando quelle danneggiate o ingiallite) e lavatele sotto l’acqua corrente. Asciugatele bene.

 

2.  Nel bicchiere di un frullatore a immersione, mettete lo spicchio d’aglio sbucciato, le mandorle e le foglie di ravanello. Aggiungete un pizzico di sale e un giro d’olio extravergine d’oliva.

Frullate fino a ottenere una crema dalla consistenza desiderata, aggiungendo altro olio se necessario.

 

3.  Trasferite il pesto in una ciotola e unite il Parmigiano grattugiato, mescolando bene.

Coprite con un coperchio e conservate in frigorifero fino al momento di utilizzarlo.

Essendo un prodotto fresco e privo di conservanti, vi consigliamo di consumarlo entro 4-5 giorni.

 

 

Sperimentare in cucina significa anche scoprire nuovi modi per ridurre gli sprechi e valorizzare ogni ingrediente. Il ravanello, con le sue proprietà benefiche e la sua versatilità, ci ricorda quanto sia importante adottare un approccio più sostenibile e creativo nell’alimentazione.

 

 

Buon ravanello!