BUONO, SANO E SOSTENIBILE
SPEDIZIONE GRATUITA con 80€ di spesa
LA QUALITÀ AL KM "GIUSTO"

Mela Annurca al forno con riduzione di vino e miele di corbezzolo

Mela Annurca al forno con riduzione di vino e miele di corbezzolo
Mela Annurca al forno con riduzione di vino e miele di corbezzolo

Per noi campani, la mela annurca rappresenta il simbolo di una tradizione e di una cultura millenaria. Fino agli anni ‘80 questo frutto veniva cotto al forno dalle nostre nonne e offerto ai convalescenti per il suo alto valore nutritivo. Oggi, invece, grazie alla creatività di tanti chef, la mela annurca è diventata un must per comporre dessert naturali e gustosi!


Per questa ricetta ho pensato di addolcire il gusto della mela annurca con uno dei migliori mieli italiani che io abbia mai assaggiato: il miele di corbezzolo prodotto dalla O.P. Terrantiga Apicoltori sardi. La mela l’ho poi servita con una riduzione di vino Casavecchia e miele.


Mela Annurca al forno con riduzione di vino e miele di corbezzolo

 

Ingredienti

  • 4 mele annurche
  • 1 bicchiere di vino Casavecchia
  • 5 cucchiaini di miele di corbezzolo Terrantiga

 

Procedimento

  • Lavate bene le mele e asciugatele con un panno di cotone.
  • Sul fondo di una teglia rettangolare, versate un bicchiere di vino Casavecchia con un cucchiaino di miele di corbezzolo.  Adagiate le mele annurche nel vino e versate, attorno al picciolo, un cucchiaino di miele.
  • Cuocete in forno statico già caldo a 180° per circa 30-35 minuti o fino a che la buccia comincerà a staccarsi. Una volta cotte, le mele si possono lasciare all’interno del forno spento.
  • Se il vino e il miele sono troppo liquefatti, potete ridurre il liquido in un pentolino a fiamma bassa finché non diventa della consistenza di uno sciroppo.
  • Servire le mele calde, tiepide o fredde guarnendolo con la riduzione di vino e miele.

 

Ricetta di Pasquale Alberico, autore del blog I Sapori del Mediterraneo.


Terrantiga aderisce a Generazione Honey, il progetto che intende valorizzare e promuovere i prodotti dell’alveare sostenendo la filiera apistica cooperativa italiana, quale esempio di eccellenza produttiva, sicurezza alimentare, genuinità, biodiversità e rispetto dell’ambiente. Il progetto è finanziato dal MIPAAFT.