Un po' di Storia
La Festa dei Lavoratori, istituita in occasione della Seconda Internazionale di Parigi del 1889, si celebra, ogni anno, il 1º maggio in numerosi paesi del mondo, per commemorare le lotte per i diritti dei lavoratori e le conquiste ottenute nel tempo.
Il cammino verso la dignità sul lavoro cominciò negli Stati Uniti, dove il 1º maggio 1867, nello Stato dell’Illinois, fu approvata una legge che introdusse, per la prima volta, la giornata lavorativa di otto ore. A Chicago, circa 10.000 operai sfilarono per le strade rivendicando la riduzione dell’orario di lavoro da 12 a 8 ore, una richiesta nata dalla necessità di porre fine alle condizioni lavorative estenuanti.
Pochi anni dopo, sempre a Chicago, il 1º maggio 1886, migliaia di lavoratori scesero nuovamente in piazza. La protesta, che avrebbe dovuto essere pacifica, degenerò: durante uno sciopero nella fabbrica McCormick, la polizia aprì il fuoco sui manifestanti. Nei giorni successivi, durante un comizio in piazza Haymarket, l’esplosione di una bomba causò ulteriori morti e feriti. Le repressioni furono feroci, culminando nell’impiccagione di alcuni attivisti, che passarono alla storia come i "martiri di Chicago".
In Italia, la giornata lavorativa di otto ore fu introdotta solo nel 1919. Durante il regime fascista, la Festa dei Lavoratori fu soppressa, ma venne ripristinata ufficialmente con la proclamazione della Repubblica, diventando un simbolo di libertà e giustizia sociale.
Cibo e 1º Maggio: Tradizioni Locali
Sebbene il 1º maggio non sia legato a tradizioni gastronomiche condivise su scala nazionale, il cibo occupa comunque un ruolo importante, spesso associato a momenti conviviali e gite fuori porta. Tra le immagini più tipiche ci sono grigliate all’aperto, con carne, pesce o verdure, torte rustiche, panini e piatti semplici.
Tuttavia, in alcune regioni italiane, il 1º maggio è celebrato con piatti tradizionali dal forte valore simbolico e storico.
- A Roma e Lazio, la festa implica scampagnate con annessa abbuffata di fave e pecorino. In particolare, le fave celebravano la dea Flora, protettrice della natura e della rinascita. Il pecorino si lega e viene generalmente associato a questo territorio. Oggi, questo ingrediente di tante ricette è infatti certificato come Pecorino Romano D.O.P. (denominazione di origine protetta).
- A Teramo protagonista è il piatto delle Virtù, una ricca zuppa che mescola legumi secchi e freschi, circa venti varietà di verdure, cotenne e pasta all’uovo. Originariamente un piatto “di recupero” oggi è una prelibatezza celebrativa della primavera.
- A Leni, sull’isola di Santa Marina Salina, per il primo maggio si prepara la tipica “tavuliata”, una tavolata per i poveri durante la quale ai fedeli viene offerta soprattutto pasta con ceci e legumi vari. L’origine religiosa si questa celebrazione si deve a Papa Pio XII, il quale il 1° maggio istituì la festa di San Giuseppe artigiano, per far sì che la Festa del Lavoro potesse essere condivisa anche dai cattolici.
- A Montemaggiore Belsito (Palermo), invece, si può gustare “la ghiotta”: antipasto preparato con più di dodici ingredienti, tra verdure e frutta secca.
- A Forlì, il primo maggio coincide anche con la festa del Santo Patrono della città che si celebra con la Sagra dei Cedri, un’occasione per gustare prelibatezze a base di questo agrume.
- In provincia di Tuoro (Sardegna), c’è la festa di San Francesco a Lula. In onore del santo si mangia il su filindeu, una minestra cotta nel brodo di pecora e condita con formaggio, ed il su zurrette, un sanguinaccio.
- A Volterra (Toscana) non c'è 1° maggio senza trippa al sugo, un piatto che rende omaggio ai lavoratori delle cave di alabastro. La trippa è servita insieme a baccelli, formaggi, affettati e vino, ma attenzione: questa colazione abbondante si consuma di prima mattina, per iniziare la giornata con energia!
Buon 1° maggio a tutti!
La Festa dei Lavoratori è una giornata di riflessione, condivisione e convivialità. Che sia attraverso una passeggiata in mezzo alla natura, una ricca grigliata tra amici o una celebrazione delle tradizioni locali, è un momento per ricordare il valore del lavoro e le conquiste sociali che hanno migliorato le nostre vite.