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Riccione - Istituto Professionale Alberghiero “Severo Savioli"

Riccione - Istituto Professionale Alberghiero “Severo Savioli"

Giovedì 2 maggio 2019, a Riccione, presso l’Istituto Professionale Alberghiero “Severo Savioli”, si è tenuta una mattinata di promozione cooperativa nelle scuole, che ha visto coinvolte 4 classi di quinta dell’istituto, due di cuochi e due di sala.

Categorie: Formazione

L’incontro che si è svolto in aula magna ha evidenziato dei giovani ben preparati e competenti sulle materie che si sono lasciati coinvolgere alle sollecitazioni proposte in maniera molto interattiva tanto da arrivare ad improvvisare un ipotetico Consiglio che ha creato un ristorante cooperativo; erano presenti Daniele De Leo, agronomo esperto in produzioni DOP e IGP, Davide Pieri di Fedagripesca Confcooperative Emilia Romagna, Daniele Bazzocchi, direttore della Centrale del Latte di Cesena e Sergio Fabbri, produttore del formaggio di fossa della Cooperativa Altavalmarecchia.

I giovani, circa una novantina di alunni, sono stati coinvolti nelle riflessioni dal dottor Daniele De Leo che, alternando gli interventi di studio con prove pratiche ed improvvisazioni, si è soffermato sulle specificità delle produzioni di eccellenza DOP (Denominazione Geografica Protetta) ed IGP (Identificazione Geografica Protetta), nelle quali la nostra regione eccelle come prima in Italia ed in Europa; si è cercato di approfondire e sviscerare la particolare cura con cui vengono fatte queste produzioni, frutto di saperi antichi e di condivisione di storie di uomini e donne della nostra terra che hanno saputo superare le difficoltà insieme.

Davide Pieri, ha sottolineato come molte di queste produzioni vengano trasformate all’interno del sistema cooperativo che in Emilia Romagna in tante filiere agricole rappresenta il 50% e più dell’intera produzione regionale.

La cooperazione, da sempre presidio e cura territoriale e da sempre testimone di valori distintivi unici, oggi si prende cura anche di molti di quei servizi essenziali che lo stato non riesce più a garantire e si riscopre come luogo naturale dove cercare risposte ai bisogni sempre frenetici e mutevoli della società attuale.

Sergio Fabbri ha raccontato del formaggio di fossa le cui origini risalgono al 1400 nel periodo dei Malatesta, dove l’abitudine di seppellire il formaggio nelle “fosse” (buche a forma di fiasco scavate nel tufo, utilizzate come granai) serviva per nasconderlo dalle razzie.

Primo formaggio romagnolo ad ottenere la D.O.P. nell’anno 2009, deve rispondere a quanto indicato nel disciplinare di produzione e dopo una prima stagionatura di circa 60 giorni viene posto all’interno di sacchi di tela e “infossato” per un periodo da 80 a 100 giorni, ottenendo così un prodotto unico nel suo genere.

Il formaggio di fossa è un formaggio grasso stagionato, è di colore avorio con sfumature paglierino-arancio e la crosta è praticamente assente; può essere di pura pecora oppure misto ed ha un gusto ricco di sentori erbacei deciso ed inconfondibile che ben si accompagna in moltissimi piatti della cucina romagnola.

E’ quindi intervenuto il direttore della Centrale del Latte di Cesena Daniele Bazzocchi, che ha raccontato ai giovani allievi i segreti e le differenze fra i vari tipi di latte, per poi spiegare il mondo dei formaggi freschi, produzione nella quale la Centrale è specializzata.

Bazzocchi ha sottolineato ai ragazzi come, per loro, la scelta della qualità, della specializzazione e della vicinanza con il consumatore finale che li deve scegliere è stata obbligata, dovendo competere in un mercato italiano condizionato da grandi marche.

Il direttore ha cercato di spiegare l’importanza del sapere come è fatto un prodotto e del conoscerne le proprietà tecniche ed organolettiche, che devono essere poi fatte capire ed apprezzare dal consumatore finale; la gamma prodotti della Cooperativa cerca di seguire le tendenze del consumatore di oggi, viene arricchita costantemente e crea un forte legame con il territorio romagnolo utilizzando il sale marino di Cervia, chiamato dolce perchè conferisce ai prodotti un sapore equilibrato e delicato.

La Centrale ha puntato ad una ricca serie di punti vendita locali, che rifornisce quotidianamente con i propri mezzi, assicurando una continua ricerca di novità “richieste” dai propri clienti; è in quest’ottica che l’anno scorso è stata aperto un nuovo ramo aziendale per la produzione di un gelato che parte dalle proprie panne e che è molto gradito e richiesto.

Bazzocchi ha invitato i ragazzi ad andare a trovarlo ed ha segnalato che, ogni anno, la Centrale del Latte fa una festa presso la Fiera di Cesena l’ultimo fine settimana di settembre ed anche questa può essere una buona e gustosa occasione per rivedersi.

Al termine della mattinata, è stata distribuita a tutti gli studenti la guida “Emilia Romagna – Il Gusto della Cooperazione”, che è il filo conduttore della lezione e l’incontro si è concluso con un festoso assaggio di alcuni prodotti portati dagli anomali docenti.

L’incontro, che è stato curato e realizzato grazie alla passione ed alla disponibilità della professoressa Anna Mastandrea, ha visto anche il saluto del dirigente d’Istituto Giuseppe Filiberto Ciampoli, sempre attento alle novità da proporre ai ragazzi, che ha approvato e ringraziato per come è stata condotta la lezione.

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