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Cervia - Istituto Agrario “Tonino Guerra”

Cervia - Istituto Agrario “Tonino Guerra”

26 marzo 2019, Cervia - Istituto Agrario “Tonino Guerra”. Incontro di promozione cooperativa nelle scuole.

Categorie: Formazione

Oggi a Cervia Davide Pieri di Fedagripesca Confcooperative Emilia Romagna e Domenico Zauli di Fedagripesca Confcooperative Ravenna-Rimini, coordinandosi con i professori Mirco Bucci e Stefano Benvenuti con i quali da tempo si organizzano simili lezioni, hanno invitato degli amici per approfondire le specialità produttive della nostra regione, che vanta 44 prodotti riconosciuti dai marchi europei DOP (Denominazione di Origine protetta) ed IGP (Identificazione Geografica Protetta), prima regione in Italia ed in Europa.

La lezione “particolare” a cui hanno assistito 2 classi di terza (una cinquantina di ragazze/i), è stata condotta dal dottor Daniele De Leo, agronomo esperto in produzioni DOP e IGP, che ha alternato i momenti didattici con improvvisazioni, coinvolgendo i ragazzi in modo diretto arrivando a farli improvvisare la costruzione di una cooperativa con competenze distribuite ed elezione del Presidente.

Visto che per l’occasione erano stati appositamente invitati alcuni amici per presentare le loro realtà e far capire meglio il funzionamento del modello cooperativo e l’importanza delle donne e degli uomini che compongono e dirigono la cooperativa, De Leo mentre illustrava ai ragazzi l’importanza delle filiere produttive di cui la cooperazione è naturale tassello aggregante per arrivare al consumatore finale, li ha invitati a presentare le loro realtà.

E’ quindi intervenuto Federico Lucchi, responsabile commerciale della Centrale del Latte di Cesena, che ha raccontato ai giovani allievi i segreti e le differenze fra i vari tipi di latte, per poi spiegare il mondo dei formaggi freschi, produzione nella quale la Centrale è specializzata.

La gamma prodotti della Cooperativa, cercando di seguire la riscoperta dei prodotti locali che ben si accosta alle tendenze del consumatore di oggi, viene arricchita costantemente e oggi vanta squaquerone, casatella, stracchino, ricotta, robiola, bucciato, ravigiolo e tante varianti di caciotta (arricchiti con il sale dolce di Cervia), produzioni che permettono di valorizzare il latte conferito da una ventina di soci locali.

Lucchi ha spiegato che per una piccola realtà come la Centrale, è sempre più difficile poter competere con player che sono colossi del settore e che sono delle multinazionali come Granarolo o Parmalat e quindi per loro la scelta della qualità, della specializzazione e della vicinanza con il consumatore finale che li deve scegliere è stata obbligata.

La Centrale ha così puntato ad una ricca serie di punti vendita locali, che rifornisce quotidianamente con i propri mezzi, assicurando una continua ricerca di novità “richieste” dai propri clienti; è in quest’ottica che l’anno scorso è stata aperto un nuovo ramo aziendale per la produzione di un gelato che parte dalle proprie panne e che è molto gradito e richiesto.

Lucchi ha invitato i ragazzi ad andare a trovarlo ed ha segnalato che, ogni anno, la Centrale del Latte fa una festa presso la Fiera di Cesena l’ultimo fine settimana di settembre ed anche questa può essere una buona e gustosa occasione per rivedersi.

De Leo ha fatto un passaggio sulla viticoltura locale e regionale, sottolineando l’importanza delle cantine cooperative (erano presenti nell’esposizione prodotti alcune bottiglie della cantina di Cesena), per aggregare i vari, piccoli produttori di Sangiovese di collina o di vini bianchi di qualità come il Trebbiano o l’Albana, che sono parte fondamentale del territorio romagnolo e ne accompagnano da sempre la storia i paesaggi e le giornate.

All’incontro ha partecipato anche Mirco Casari, Presidente della cooperativa “La Tradizione”, cooperativa di piccoli artigiani che si tramandano di padre in figlio i segreti per ottenere un prezioso condimento artigianale conosciuto come “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena” (ABTM) DOP, da non confondere con l’Aceto Balsamico di Modena (ABM) IGP.

L’ABTM, prodotto con solo mosto cotto a cielo aperto e a fuoco diretto e che secondo la sua DOP deve avere un’età minima di 12 anni, è infatti altra cosa rispetto all’ABM, ottenuto in poche ore miscelando aceto di vino con mosto cotto – oggi più che altro con i meno costosi mosti concentrati provenienti dal settore enologico.

La Cooperativa è stata costituita quindici anni fa, su iniziativa di 14 soci desiderosi di creare una struttura in grado di poter promuovere e distribuire l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nel mondo.

Oggi i soci sono 25 e la Tradizione rappresenta una delle realtà più importanti nel mercato dell’ABTM in quanto i soci complessivamente vantano circa 4.000 botti con una giacenza di 200.000 litri, di prodotto in maturazione.

Mirco si è prolungato anche nello spiegare tutte le fasi di travasi e rabbocchi che vengono fatti nelle varie botti, di diversa capienza e fatte con diversi tipi di legno, “trascinando” i presenti nella sua soffitta di casa dove, con l’alternarsi delle stagioni e delle temperature, affina in diverse batterie la sua parte di aceto che poi consegna al Consorzio, unico ente autorizzato ad imbottigliare il prodotto nelle apposite bottiglie disegnate da Giugiaro.

Davide Pieri, di Fedagripesca Confcooperative Emilia Romagna, Domenico Zauli di Fedagripesca Ravenna-Rimini insieme a De Leo hanno contribuito a vivacizzare le varie fasi dell’incontro, sottolineando l’importanza ed i valori distintivi delle realtà cooperative, non solo in campo agroalimentare ma in tutti i settori produttivi.

 

La distintività del modello cooperativo, fatto di imprenditorialità dei soci, di scelte democratiche e condivise, di ricchezza che si riversa sul territorio ed i suoi abitanti, continua ad essere un modello vincente che può dare risposta anche alle legittime e importanti aspirazioni di giovani studenti; Pieri ha ricordato che, proprio qui a Cervia si trova un negozio “Qui da Noi” (rappresentato con una “vela” in aula), logo che contraddistingue i prodotti cooperativi a livello nazionale.

E’ stata distribuita a tutti gli studenti la guida “Emilia Romagna – Il Gusto della Cooperazione”, che è il filo conduttore delle lezioni; l’incontro, che ha visto anche un divertito saluto di approvazione del Preside Giorgio Brunet, si è concluso con un festoso assaggio di alcuni prodotti portati dagli anomali docenti.

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